Monastero Santa Croce

Il monastero di S. Croce sorge alla metà del XII secolo alla montagna di Sepino quale fondazione privata dei conti di Molise. Pur mancando ai giorni nostri alcuna vestigia visibile, la sua secolare storia emerge attraverso le numerose fonti d’archivio. La presenza, all’interno della chiesa parrocchiale di S. Cristina di Sepino, di un corpus documentario di oltre cento edicola che ricorda dove si trovava il Monasteropergamene dei secoli XII-XV, delle quali ben 37 inerenti il complesso monastico in oggetto, ha spronato per avviare e portare a compimento un organico lavoro di esegesi archivistica, storica, topografica e d’indagine sul campo. La prima attestazione documentaria dell’ente, ubicato in monte Sepini, risale al 1143. Una succesiva cartula datata 1159 ne definisce lo status giuridico. La concessione di libertas dichiarata nel documento da Ugo de Molisio qualifica S. Croce quale ‘Eigenkloster’, ovvero un monastero di fondazione laico-nobiliare. Nel 1186, difatti, Andrea Boianensis episcopus riconosce per mezzo di un privilegium libertationis che S. Croce è libera rispetto all’autorità diocesana.

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Tratturo Pescasseroli – Candela

tratturoIl territorio molisano, già prima degli insediamenti sanniti e della costruzione delle antiche strade romane, viene a trovarsi Al centro di una complessa rete di tratturi, vie erbose che dai Monti dell’Abruzzo attraverso il Molise conducono sino alle pianure della Puglia. Negli ultimi secoli dell’Impero Romano emerge per la prima volta la parola tratturo: il termine latino “trattoria” indica il privilegio gratuito del suolo di proprietà dello Stato concesso ai pubblici funzionari esteso poi ai pastori.

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Il ponte di S. Rocco

il ponteÈ chiamato così perché anticamente nelle vicinanze si trovava una chiesa dedicata a S. Rocco, posta su una delle vie d’accesso al paese, di cui oggi non resta nulla. Attualmente è un luogo ricco di fascino in cui ammirare lo splendido paesaggio offerto dal fiume Tappone e dalla natura.

Il Pianoro di Campitello di Sepino

cavalli vicino alla fontanaLocalità di Campitello di Sepino, molto rinomato per gite di breve durata o qualche settimana di campeggio. La montagna di Sepino, è stupenda, verde ed incontaminata offre suggestivi  paesaggi e fresche distese dove i campeggiatori si affollano durante il periodo estivo.  Nella montagna stessa vi sono numerosissime sorgenti che portano sollievo sia a coloro che si recano in quei luoghi per lavoro sia a quelli che vi trascorrono un periodo di vacanza. I posti più caratteristici sono: IL PIANORO DI CAMPITELLO, PIETRA SANTA, IL MUSCHIATURO e IL PASSO DI SANTA CROCELLA.

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La zona archeologica di Terravecchia – Saipins (Sepino Sannita)

la Postierla del MateseA quota 953 metri sorge la cinta muraria di terravecchia a nord-ovest della Sepino attuale e asud-ovest di Altilia su una altura lambita dai torrenti Magnaluno e Saraceno. La posizione risponde alle particolari esigenze di difesa sei Sanniti. Si sviluppa per circa 1500 m e la sua caratteristica è la doppia cortina muraria una esterna più bassa e una distante tre metri più alta, tra le qual i corre un camminamento. La cinta muraria è stata realizzata mediante grossi massi, aggregati senza l’ausilio di leganti e con incastri che indicano una notevole abilità costruttiva. L’andamento delle mura è irregolare e perfettamente integrato con scarpate naturali a rafforzare l’opera di difesa. Le mura risalgono al IV secolo a.C. Lungo il percorso si incontrano tre porte: la “postierla del Matese, ad est; la “porta dell’Acropoli” da cui si usciva per l’approvvigionamento idrico; la “porta del tratturo”, la più importante deal momento che apriva la strada all’insediamento di valle. Il sito in epoca medioevale fu rioccupato nella parte più alta, come dimostrato dal ritrovamento di materiali in ceramica smaltata e monete del XIII secolo, da una struttura interna alla cinta a pianta quadrata, identificata come la torre di un palazzo.