La Chiesa di S. Lorenzo

san lorenzoÈ situata nel centro storico di Sepino. È un edificio a navata unica, con un imponente campanile in stile romanico. Presenta un interessante mosaico posto sull’entrata realizzato nel 1970, che raffigura S. Lorenzo. La razziata presenta un portale con impianto gotico. Il portale presenta un arco a sesto acuto poggiante su architrave e stipiti di pietra. Solo l’impianto a croce greca rispecchia l’antica struttura, risalente al XIII secolo, ma la chiesa odierna è il risultato di numerosi interventi di ricostruzione. L’interno si presenta ad aula unica con soffitto decorato a stucco. Ai lati della navata due cappelle dedicate a S. Sebastiano e a S. Anna ospitano le rispettive statue.

Il Convento SS. Trinità

il conventoFuori dal centro abitato, situato nel verde e nella quiete della campagna, è facilmente raggiungibile. Nel 1519 il conte d’Altavilla, Bartolomeo Di Capua, “ex propriis facultatibus”, fece costruire, a Sepino, chiesa e convento per i Frati Minori Osservanti; il convento era sede di studio di teologia. Aveva due piccoli chiostri, uno di seguito all’altro, con colonnette in pietra. Disponeva di 22 celle e di locali a piano terra. Dopo la seconda guerra mondiale il convento è stato rinnovato radicalmente. Per tutto il XVIII secolo fu casa di noviziato dei Frati Minori Osservanti. A causa del terremoto del 1805 crollò parzialmente e successivamente fu ricostruito dai frati. Fino al 1890 fu adibito a ginnasio comunale, successivamente vide il ritorno dei frati. Oggi è sede moderna per convegni, celebrazione dei Capitoli Provinciali ed esercizi spirituali. All’interno vi è un meraviglioso chiostro in pietra bianca con al centro la statua di S. Francesco.

La Chiesa di S. Maria Assunta

santa mariaUbicata a ridosso della porta meridionale del castello medioevale, la chiesa fu costruita a protezione dell’ingresso del castello e del borgo posto immediatamente fuori le mura. Non è noto l’anno in cui fu edificata, ma si suppone che sia anteriore al 1340, anno in cui la chiesa è stata ampliata e decorata. Una pergamena de 1416 contiene l’enumerazione dei beni della chiesa.La chiesa presenta tre navate di rozza architettura. Lo stile architettonico attuale è conseguente a lavori di restauro effettuati dal 1888 al 1893. Gli stucchi sono di scuola cerretana e le quattro vele dello’abside, raffiguranti i quattro evangelisti sono opera di L . Paglione, pittore molisano. La chiesa dell’Assunta fu sede della locale Arciconfraternita del Gonfalone.

La Chiesa di Santa Cristina

panoramica chiesaNon ci sono documenti che permettono di datare in maniera precisa la chiesa di S. Cristina. È menzionata per la prima volta nei documenti del 1241 anche se si ritiene che la sua costruzione sia precedente. Sembra plausibile che risalga alla fine del IX secolo: forse, infatti, fu costruita insieme al Castellum Saepinii come cappella gentilizia annessa allo stesso. Di questo primo edificio non resta nulla a causa di calamità abbattutesi sulla zona e di numerosi rifacimenti che la chiesa ha subito nel corso della sua storia. L’ingresso principale attuale rivolto verso la piazza, presenta un portale risalente al XVII secolo sormontato dallo stemma del comune di Sepino. L’ingresso posteriore invece si affaccia su una ardita scalinata e sulla facciata è posta un’epigrafe risalente al 1781. A sinistra di questo ingresso si erge il campanile, crollato con il terremoto del 1805 e ricostruito a spese della comunità nel 1824. Il campanile è a pianta quadrata ed è sormontato da una torretta ottagonale sulla quale è stata posta, presumibilmente nella seconda metà del 1800, una singolare struttura in ferro battuto, opera di artigiani locali, detta “Buttiglione”, forse unica in Italia.

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Tratturo Pescasseroli – Candela

tratturoIl territorio molisano, già prima degli insediamenti sanniti e della costruzione delle antiche strade romane, viene a trovarsi Al centro di una complessa rete di tratturi, vie erbose che dai Monti dell’Abruzzo attraverso il Molise conducono sino alle pianure della Puglia. Negli ultimi secoli dell’Impero Romano emerge per la prima volta la parola tratturo: il termine latino “trattoria” indica il privilegio gratuito del suolo di proprietà dello Stato concesso ai pubblici funzionari esteso poi ai pastori.

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