Il Bufù è lo strumento musicale monopelle costituito da una botte di legno, con il fondo chiuso e con il lato superiore aperto intorno a cui è tesa una pelle di capra o di vitello, al centro della quale è inserita una canna. Lo strumento produce suono quando la canna viene “frizionata” dal suonatore con un panno umido, mettendo in tal modo in vibrazione la pelle che, utilizzando come camera di risonanza la botte, produce un rumore cupo, così caratteristico da averne preso il nome “bufù”.
L’altro strumento utilizzato è il così detto “zingareglie”: questo viene costruito con due aste di legno legate tra loro all’estremità. Sulla parte superiore, che può essere di diverse forme, sono inchiodati pezzi di lamiere. Le due aste battute l’una contro l’altra, producono un allegro suono.
Per armonizzare le serenate ogni banda ha un suonatore di organetto e un capobanda che con un mazzo di fiori in mano dirige “la squadra”!
Spesso sono presenti strumenti come le “traccagnole”, ovvero le nacchere, “gl’iacciarine”, semplicemente un pezzo di acciaio battuto contro un altro pezzo di acciaio e tanti altri piccoli strumenti artigianali.
I concittadini per ringraziare le bande del loro augurio offrono in cambio denaro, dolci o vino. La mattina di capodanno che, come diceva Alberto M. Cirese, aveva “un tempo un certo carattere ufficiale, di cui si trova traccia anche negli atti amministrativi, e costituiva uno dei compiti che i bidelli e i banditori municipali dovevano assolvere, oggi è affidata all’iniziativa delle bande (un tempo anche femminili) senza altro obbligo che quello che nasce dalla tradizione”.
Verso le 11 a.m. tutte le squadre si riuniscono nella piazza del paese, dove si esibiscono per circa tre ore e alla fine tutti i rappresentanti delle bande vengono premiati. Numerosissimi sono i turisti che ogni anno vengono ad assistere a questo singolare spettacolo davvero unico, che lascia nel cuore dei presenti tanta felicità ed allegria!!!