sepino nel 1856

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Il Centro Storico è racchiuso nell’area dell’antico borgo medioevale. L’abitato era circondato da una cinta muraria a forma quasi ellittica, con quattro porte, munita di torri sulle quali spiccava il castello. Tuttora si sono conservate alcune torri e tre porte: la Porta Meridionale , la Porta Orientale, la Porta di Corte o Porta Borrelli. Il castello fortemente danneggiato dal terremoto del 1805 fu progressivamente abbattuto.

Dalla Piazza Nerazio Prisco, visitare la Chiesa di Santa Cristina (1) XI-XII secolo, originariamente intestata a S.Salvatore. All’interno vedere il sarcofago del Vescovo Attilio, la Fonte battesimale, il Reliquiario in legno intarsiato del ‘700, la Cripta votiva con i numerosi ex-voto, i Martirii di Santa Cristina, il Tesoro, i Busti bronzei, il Coro ligneo (XVIII sec.) con pannelli intarsiati – il pannello centrale mostra una scena della Creazione -, le numerose iscrizioni storiche, l’originario ingresso posteriore. Usciti dalla chiesa scendendo a sinistra si perviene al Rione Castello e,proseguendo lungo la comoda scalinata in pietra, si arriva alla Porta Orientale (2), sulla quale è ancora evidente lo stemma della famiglia “De Molisio”. Prima della porta notare le iscrizioni riferite al Vescovo Attilio 1476-1536 (vedi sarcofago nella Chiesa di Santa Cristina), nonché l’ex Chiesa medioevale di Santo Stefano, ora una graziosa sala conferenze – teatro. Oltrepassare la porta, voltare a destra e transitare all’esterno delle mura del castello.

fontana della canala XIX secoloPiù avanti una breve scalinata sulla destra vi riporta all’interno delle mura e vi conduce alla Porta Meridionale (4) a ridosso della Chiesa di Santa Maria (3). Ai lati interni della porta sono ancora evidenti i cardini in pietra. Scendere verso la Chiesa, arrivando al Rione Pantano e poi attraverso la Portella risalire al Rione Lama. Al termine della scalinata voltare a destra per Via della Fonte ed il Rione Canala, vedere l’austera Fontana Monumentale (5) con annesso lavatoio (XIII sec.). Proseguire voltando a sinistra fino alla Chiesa medioevale di San Lorenzo (6). Scendere lungo la rotabile, all’incrocio con Via Ginnasio si incontra un importante palazzo nobiliare. Più avanti notare una serie di torrette semicircolari (7) a il mascheronetestimonianza delle antiche mura del castello. Proseguendo arrivare alla Chiesa del Purgatorio (8), ancora oggi sede della secolare confraternita fondata nel 1797. Nelle immediate vicinanze, sempre lungo la rotabile, è posta la famosa Fontana del Mascherone (9), di epoca romana, proveniente da Saepinum. A sinistra si possono notare anche alcune iscrizioni, riferite a Lucio Nerazio Prisco, nominato console della Pannonia (regione dei Balcani). A destra un antico lavatoio in pietra. Ritornare alla Piazza Nerazio Prisco risalendo per il Rione Castello, attraverso al Porta Orientale, lungo Via Supportici e passare nei pressi della casa natale di Vincenzo Tiberio, antesignano scopritore della penicillina. Soffermarsi, ora più attentamente, ad osservare la piazza principale: la fontana in pietra, indicante i punti cardinali e realizzata dagli artigiani locali; il campanile con la guglia di forma singolare (detta “buttiglione”), interamente realizzata in ferro battuto; il Palazzo Giacchi, attuale sede del Comune, con il portale di epoca romana; gli stemmi in pietra collocati sui portali (frequenti anche a Castello e a Pantano) a testimonianza del titolo di dignità, di concessione o di appartenenza a corporazioni o mestieri; l’ampia gradinata che conduce alla Chiesa di Santa Cristina e sul lato opposto la scalinata che riscende alla Chiesa di Santa Maria e a Pantano.

angolo caratteristico